Stupefacenti: Quali ed effetti — Oppiacei


OPPIACEI (OPI)

Gli oppiacei (oppio, morfina, eroina) vengono estratti dalla pianta del papavero. Vengono praticate delle incisioni nella capsula che contiene i semi, scola il latice, il quale, dissecato, prende il nome di oppio, che viene poi chimicamente trasformato in eroina e in morfina. In medicina, la morfina viene utilizzata come analgesico sotto differenti nomi.

Oppio
Quando è fresco, si presenta in grumi resinosi di colore bruno (dal caffelatte al nero), di sapore amaro e di odore acre, leggermente ammoniacale. La consistenza è variabile; con il tempo l’oppio diventa fragile e duro.

Morfina
È il principale alcaloide dell’oppio; si presenta come una polvere bianca o giallastra, granulare, fioccosa o in cubetti di circa gr.0,3 grandi come mezza zolletta di zucchero. Conserva l’odore caratteristico dell’oppio e si altera sensibilmente in seguito all’esposizione all’umidità e alla luce.

Eroina
Si prepara per via sintetica, trattando la morfina estratta dall’oppio con anidride acetica. In generale si presenta come una polvere finissima di colore bianco, bruno o rossastro. La colorazione della sostanza dipende dalle zona di provenienza e dalle modalità d'estrazione, ma soprattutto dalle sostanze impiegate nel taglio! Può avere odore di acido acetico. Inizialmente l'eroina viene "sniffata" (inspirata con il naso) o fumata; in seguito un grande numero di persone assume la sostanza iniettandosela per via endovenosa.