Perché il capello


Perché analizzare i capelli, e non il sangue o le urine? L'esame del sangue ci offre solo un “flash”, un'immagine istantanea dell'equilibrio minerale presente nell'organismo e può essere inficiato da fattori molto contingenti, come ad esempio uno stato infiammatorio. L'esame delle urine invece può essere influenzato da qualsiasi danno a livello dell'apparato renale.

Il mineralogramma del capello invece è in grado di raccontarci anche la “storia” della presenza dei minerali, permettendo così di gettare uno sguardo più ampio sulle condizioni precedenti.

Il capello è una specie di termometro: cresce ogni mese di circa un centimetro, attraverso il follicolo pilifero concentra e trattiene i minerali presenti nei liquidi circolanti: dai macroelementi, come il calcio, presenti in dosi massicce, ai minerali traccia (magnesio, ferro, rame, ecc.) che si trovano in quantità minime, sino ai metalli tossici, come il piombo o il mercurio, eventualmente assimilati nel tempo dall'organismo.

Studi recenti hanno dimostrato che la concentrazione dei minerali nei capelli riflette in modo accettabile quella dei tessuti. I capelli inoltre concentrano più di 100 volte elementi altrimenti difficilmente dosabili a causa della loro esigua concentrazione ematica o plasmatica, come il cromo, il nichel e il manganese.