Sostanze d’Abuso


La diffusione dell'abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope nella popolazione è un problema sempre più in espansione soprattutto tra gli adolescenti. Data la realtà sociale in cui viviamo sempre più spesso i genitori sono preoccupati che il comportamento dei loro figli possa essere spia dell’uso di sostanze stupefacenti anche se in realtà, alcuni comuni disagi sono solo lo specchio del difficile periodo dell’adolescenza. Tuttavia, nell’ambito familiare cominciano a sorgere i dubbi e le paure di essere coinvolti dal fenomeno dilagante della “droga” e la prima cosa che si cerca è: certezza.

L’analisi di ricerca di sostanze stupefacenti in campioni biologici di facile campionamento può consentire al genitore di avere risposte indicative ai propri dubbi, consentendogli di poter adottare, anche con l’aiuto di professionisti, il comportamento più idoneo per affrontare l’eventuale problematica.

Le analisi per la ricerca di sostanze d’abuso vengono svolte su campioni biologici quali urina, sangue, saliva, capello, peli pubici e ascellari.

La prima fase analitica consiste nello svolgimento dei test di screening di natura immuno-chimica. La risposta di un test iniziale può essere espressa in termini qualitativi ( negativo o positivo in relazione al cut-off prefissato ). Il risultato positivo di un test di questo tipo , se non avvalorato da un esame di conferma basato su un principio chimico-fisico diverso dal primo e caratterizzato da maggiore specificità analitica , va inteso unicamente come dato analitico preliminare , di utilizzo clinico-epidemiologico , ma privo di alcun valore medico-legale .