GIALLO ON-LINE: Chi sarà il padre?

L’ACCERTAMENTO GENETICO

La Sig.ra Maria mi ha consegnato i campioni richiesti: due tamponi buccali eseguiti su se stessa, un chewing gum del figlio di 4 anni e un mozzicone di sigaretta del marito. Ora posso iniziare le operazioni di quantificazione, estrazione, amplificazione e sequenziamento del DNA che mi premetteranno di ottenere, se i campioni non saranno stati inquinati o danneggiati, tre profili genetici da confrontare tra loro e in questo modo, poter accertare se il marito della Sig.ra sia veramente il padre di Suo figlio.

La tipizzazione del profilo genetico consiste nell’analizzare 16 geni variabili (ogni possibile variazione del gene è definita allele) che in quanto tali, permettono di contraddistinguere e identificare un soggetto dall’altro.

Ognuno dei 16 geni che andrò ad individuare è caratterizzato da due alleli, uno ereditato dalla madre e uno ereditato dal padre. Il test di paternità consiste proprio nel verificare, dal confronto dei profili genetici di madre, figlio e presunto padre, che nei 16 geni del figlio siano presenti alleli provenienti da entrambi i genitori (come da immagine), in caso contrario non ci potrà essere attribuzione di paternità biologica.

Inizio le attività di laboratorio e, dalle prime operazioni, il quantitativo di DNA presente nel nucleo delle cellule dei campioni analizzati risulta essere sufficiente per procedere all’amplificazione dello stesso mediante la tecnica PCR (Polymerase Chain Reaction), che mi permetterà’ di ottenere materiale genetico in quantità tale da poter passare alla fase successiva. Procedo con l’inserire i miei campioni nel sequenziatore automatico che dividerà i frammenti di DNA in funzione al peso molecolare in modo da ottenere, per ognuno dei 16 geni analizzati, gli alleli corrispondenti e permettermi, in questo modo, il confronto dei profili genetici tra loro.

Gli accertamenti sono terminati. Ho in mano i tre profili genetici che mi accingo a confrontare e tra poco saprò chi è il vero padre del figlio della Sig.ra Maria

….SEGUE…ULTIMA PARTE

A cura di Studio Galileo